Gli small data e tutto quello che gli ruota intorno sono la base da cui partire per individuare i trend. È proprio dall’analisi dei microdati, infatti, che si possono ricavare le informazioni più importanti in fase di costruzione di una strategia di content marketing.
Gli small data nascono dall’osservazione dei comportamenti degli utenti/fan e sono relativi a piccoli gruppi. Sono, quindi, dati che possono essere analizzati e studiati, se non direttamente dagli analisti, anche da normali computer.
Un esempio banale può essere quello dell’analisi delle reaction, dei commenti e delle visualizzazioni fatte dagli utenti di un gruppo Facebook oppure i risultati di una serie di interviste dirette fatte ai clienti di un supermercato o di una serie di supermercati.
I contenuti empatici sono la chiave del successo
I contenuti empatici sono quei contenuti che oltre a rispondere ad un bisogno informativo degli utenti riescono anche a costruire un ponte tra il brand e il letto. C’è grande concorrenza nel settore della comunicazione e dell’informazione. Ogni brand fornisce ai propri follower una quantità enorme di informazioni.
Per emergere è necessario utilizzare anche la chiave emozionale oltre a quella informativa/educativa. È la combinazione di queste due chiavi a creare un ponte tra il brand e l’utente instaurando, così, un contatto empatico. Il brand diventa una fonte non solo affidabile, ma anche un “amico” a cui chiedere consiglio o di cui fidarsi quando c’è da fare una scelta.
Quello tra brand e follower diventa un rapporto a due vie, interattivo, con stimoli e soluzioni che viaggiano da una parte e dall’altra. Questo tipo di rapporto è una ricchezza inestimabile per qualsiasi brand perché porta ad una forma di fidelizzazione solidissima.
Hashtag: l’analisi che fa la differenza
Gli hashtag sono una fonte di informazioni inestimabile, soprattutto su Instagram. Volendo analizzare una categoria sociale, ad esempio gli amanti dei dolci, è possibile con un hashtag capirne le abitudini e le preferenze. Scegliendo #cake #sweet o hashtag simili si possono guardare tutte le immagini a cui sono stati associati.
Nel nostro caso specifico verrebbero fuori tipi di dolci, preparazioni ed ingredienti preferiti ecc. Un’indagine che estrapola soprattutto small data molto utili ad impostare una strategia di content marketing.
Agli hashtag sono, spesso, associati luoghi, influencer ed altri dati. Per tacere della fonte di dati inesauribile rappresentata dai commenti ai post. Alla fine di un’analisi così minuziosa si può ottenere una definizione del target molto importante.
Una volta che gli hashtag si sono trasformati in persone, abitudini, preferenze e altri dati qualitativi è necessario fare lo step successivo ed inserire queste informazioni all’interno di una strategia mirata a produrre contenuti empatici a supporto di un piano di content marketing.
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