Cominciare a dire noi…
Nel nostro vivere quotidiano ci sono tanti piccoli segnali che ci sfuggono.
Con il tempo che scivola velocemente e freneticamente sempre più forte, si agita nella mia mente il pensiero e la ricerca di una semplice rivoluzione culturale.
Che rivoluzione se ricominciamo a dire noi!
Dopo tanto esasperato individualismo dobbiamo far rinascere e coltivare il bisogno di relazioni e di comunità.
La nostra storia umana, in tutte le sue forme, non ha mai preso le mosse unicamente dall’individuo.
Oggi invece l’individualismo trova la sua massima espressione in un laicismo di facciata.
Con inerzia assistiamo al collasso di tutti i luoghi di aggregazione, alla riduzione delle occasioni di socializzazione.
L’esperienza e la stagionalità della vita non possono limitarsi o ridursi solo ad un incontro al bar dove si beve, in discoteca dove ci si stordisce o alla solitudine davanti un computer….persi in un social network.
Ritornare a socializzare per imparare a trattare i propri simili come persone e non come mezzi o come estranei accanto ai quali si passa come vicino ai muri.
Il due, inteso come l’uno e l’altro ,viene prima dell’uno.
La salvezza dell’animo è iniziare ad urlare Noi…E tutti i luoghi dove coltivare il nostro urlo sono preziosi.
